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Sindacato FISAC - CGIL
Bancari e Assicurativi
Rinnovo CCNL ABI: dare prospettive ai giovani, tutelare l’occupazione e difendere il salario
La trattativa per il rinnovo del contratto dei lavoratori del credito, dopo l’incontro di oggi è stata aggiornata al 16, 17 e 20 gennaio 2012.
Lo scenario di crisi e d’emergenza economica che attraversa il Paese e tutto il sistema bancario italiano fa parte di una valutazione comune, anche per questo è il momento in cui i primi a fare dei sacrifici devono essere i Top-Manager , i Banchieri e quel 10% che posside quasi la metà della ricchezza.
In questo contesto pur apprezzando che oggi l’ABI ha dichiarato di non proporre per i lavoratori del settore un blocco contrattuale, cosi come ha fatto il Governo Berlusconi per i dipendeti pubblici che sono ad oggi sono bloccati, le OO.SS hanno reso chiaro all’ ABI che pur “ in tempo di crisi ” il contratto deve essere rinnovato e deve essere capace di rispondere all’obbiettivo della tutela del potere d’acquisto, a regime, del salario dall’inflazione, della priorità dell’occupazione anche guardando ai giovani e della difesa e allargamento dell’area contrattuale, a proposito della quale il fatto che l’ABI non la mette in discussione è un primo risultato della nostra impostazione. In questo quadro, continua Megale, pesa e non poco il carattere iniquo della manovra economica del Governo che ci vede mobilitati unitariamente con lo sciopero che si svolgerà domani in tutte le banche.
Per quanto ci rigurada, prosegue Megale, resta ferma l’idea che in una condizione di emergenza scegliere nel rinnovare il contratto, una priorità come il Fondo di Solidarietà per il sostegno all’occupazione giovanile del Settore oggi, ci impone anche di consolidare quelle tutele per l’occupazione messe in discussione dalle modifiche sulle pensioni di anzianità proposte dal Governo, a partire dalla negoziazione dei piani industriali, dei modelli organizzativi degli orari di lavoro in un contesto nel quale la priorità delle priorità deve essere la difesa dei posti di lavori e la creazione di nuova e stabile occupazione.
Siamo noi, conclude il Segretario Generale della Fisac CGIL, a proporre un terreno più avanzato d’innovazione e sperimentazione, di sfida comune nel campo della produttività che veda il tema della riorganizzazione degli orari di lavoro, e dunque della qualità del lavoro stesso e del rapporto tra servizi e territorio al centro della contrattazione aziendale sulla base di quanto il contratto definirà.
Per questo guardiamo all’aggiornamento delle trattative nei giorni fissati con l’obbiettivo di rimuovere gli ostacoli che a tutt’oggi permangono, affinchè si possano determinare le condizioni per rinnovare il contratto di lavoro ormai scaduto da 12 mesi e che coinvolge oltre 300.000 lavoratrici e lavoratori.