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"Qui a Roma il Paese reale". Sciopero nazionale Fiom, i partecipanti  - All’interno il link al video di Andrea Camilleri: "Io sto con la Fiom"
Aggiornamento 16 ottobre: "Qui il Paese reale"

Una manifestazione "grande" sia in termini di presenze che di contenuti, con gente dirottata nostro malgrado in treno perché la capienza totale dei pullman partiti da Piacenza era stata raggiunta venerdì mattina".
Ivo Bussacchini, segretario generale Fiom di Piacenza, commenta così - a caldo - la mobilitazione nazionale del sindacato dei metalmeccanici che ha visto partire dalla nostra città quattro pullman (di cui uno di pensionati dello Spi) alla volta di Roma.
"Il corteo, fino ad ora, sta andando molto bene – aggiunge Bussacchini – è un fiume di gente pacifica che rappresenta un "Paese reale" che spesso fatica a trovare spazio nei dibattiti politici e in quelli della pubblica opinione. Siamo qui a manifestare per i diritti e contro i ricatti, per lo sviluppo e contro lo svilimento del contratto nazionale di lavoro. Importante – chiude il numero uno della Fiom piacentina - è stata l’adesione, anche a livello locale, della Cgil tutta".
Lo spezzone di corteo "piacentino" è partito da Ostiense e raggiungerà Piazza San Giovanni, dove parleranno il segretario Fiom Landini e il segretario generale Epifani.
Tra i tanti operai delle aziende metalmeccaniche locali, ieri nel corteo erano presenti striscioni delle rappresentanze sindacali Fiom della Bolzoni spa, Tectubi raccordi e della Metalvacum Ranger.

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Per adesioni allo sciopero nazionale a Roma del 16 ottobre indetto dalla Fiom con lo slogan “Sì ai diritti, no ai ricatti”, appoggiato da tutta la Camera del Lavoro di Piacenza, sono ancora disponibili POCHI posti sui pullman: per prenotare il proprio posto telefonare allo 0523/459772 oppure 0523/459701 oppure inviare una mail a info@cgilpiacenza.it


“Siamo pronti a discutere su tutto, ma non sui diritti dei lavoratori: la logica secondo la quale il lavoro, i diritti, i lavoratori e i sindacati si debbano piegare alla convenienza e all’esigenza della sola impresa in base alle “deroghe” al contratto nazionale, per la Fiom non ha senso di esistere”.
Così Ivo Bussacchini, segretario della Fiom Cgil di Piacenza, ha spiegato le motivazioni dello sciopero indetto dalla categoria dei metalmeccanici contro la revoca del contratto nazionale da parte di Federmeccanica CHE PREVEDE DUE MOMENTI CLOU: Venerdì 15 ottobre a Piacenza l’astensione dal lavoro delle ultime 4 ore del turno; Sabato 16 la manifestazione nazionale a Roma “Sì ai diritti no ai ricatti. Il lavoro è un bene comune”.

LA CONFERENZA STAMPA
“In momenti difficili come quello che stiamo vivendo – ha spiegato il segretario Fiom nel corso di una conferenza stampa in Camera del Lavoro - bisogna unire le forze del Paese e non dividerle come stanno cercando di fare Federmeccanica da un lato e il Governo dall’altro. Noi – ha proseguito Bussacchini – crediamo inoltre che si debba ripartire dalla democrazia sui luoghi di lavoro: è inconcepibile che un milione e 600.000 operai metalmeccanici non possano esprimersi e votare il loro contratto, quando in Italia anche per un’assemblea di condominio la legge impone ai proprietari di votare. Il modello Pomigliano caldeggiato da Marchionne e subito avvallato dalla Confindustria, si va estendendo in tutta Italia”. E anche a Piacenza, dove le relazioni industriali sono state consolidate, sin qui, all’insegna dell’unità, il “modello Pomigliano” sembra aver gettato qualche seme. “Lo vediamo nell’atteggiamento di Federmeccanica – ha spiegato il segretario Fiom – che sta cambiando atteggiamento dopo la revoca del contratto nazionale”.
“SCIOPERO DELLA FIOM E DELLA CGIL”
Su questo tema è intervenuto anche il segretario generale della Camera del Lavoro, Paolo Lanna, ricordando che “il presidente di Confindutria Emilia-Romagna, va in controtendenza rispetto alla sua organizzazione: ha dichiarato che le relazioni industriali che si sono instaurate da Piacenza a Rimini vanno bene così”. “Lo sciopero della Fiom – ha sottolineato il segretario confederale Lanna – è lo sciopero di tutta la Cgil”. In tal senso va anche la collaborazione del sindacato pensionati, lo Spi: il segretario Tamer Favali ha reso noto che un pullman di pensionati partirà per Roma a dar manforte alla mobilitazione delle “tute blu”.
CRISI
Sullo sfondo dello sciopero c’è sempre uno scenario di crisi economica e del lavoro definito “tragico”. Su questo aspetto si sono soffermati gli altri esponenti della Fiom presenti in conferenza stampa: Romano Braghieri, Maurizio Mori, Michele Mosconi, Bruno Malvezzi: “Tutti i giorni – hanno spiegato - vediamo anche a Piacenza degli operai che vanno avanti in cassa integrazione con 700 euro al mese e due figli, potete immaginare come riescono ad andare avanti: loro sono i martiri della crisi”.


INFORMAZIONI
A PIACENZA VENERDI’ 15 OTTOBRE, SCIOPERO DI 4 ORE CONTRO LA REVOCA DEL CONTRATTO NAZIONALE DA PARTE DI FEDERMECCANICA
A ROMA SABATO 16 MANIFESTAZIONE NAZIONALE: “Sì AI DIRITTI, NO AI RICATTI. IL LAVORO E’ UN BENE COMUNE”