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Contrattazione territoriale, Cgil Cisl e Uil presentano le loro proposte agli Enti Locali
(Foto gentilmente concesse dalla redazione di Radio Sound -  Piacenza24.it)

“Sviluppare anche nel 2012 un’ampia e qualificata Contrattazione Territoriale propedeutica a formulare politiche locali nel segno dell’equità, consapevoli che non sono da conquistare beni materiali ma diritti di cittadinanza e di civiltà oggi indispensabili per uscire dalla crisi”.

E’ stato presentato oggi dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil Piacenza, rispettivamente Paolo Lanna Marina Molinari e Massimiliano Borotti, e dai segretari delle categorie interessate, pensionati e pubblico impiego – fra gli altri presenti Tamer Favali, segretario generale Spi di Piacenza e Stefania Bollati, segretario generale Fp-Cgil – il documento d’indirizzo per il confronto con gli Enti locali, in vista del bilancio preventivo 2012.

Mantenere le coperture sociali in questo momento di crisi è uno degli obiettivi principali per le parti sociali, che nel documento respingono “soluzioni ragioneristiche” e lamentano “una difficoltà nel far assumere alla Provincia di Piacenza un ruolo di coordinamento delle politiche anticrisi – nonostante l’intesa del 20 aprile scorso nata in sede di Commissione di Concertazione – e la scarsa collaborazione dimostrata dai soggetti forti come Fondazione di Piacenza e Vigevano e Camera di Commercio”.
Per il resto, ai Comuni si fa presente la contrarietà ad aumenti della tassazione sui cittadini a reddito fisso, salvaguardia del welfare, piena applicazione del modello ISEE per definire lo stato reddituale e patrimoniale dei cittadini, con la conseguente realizzazione della cosiddetta “Tariffazione sociale”. E ancora: incentivare le Unioni dei piccoli Comuni in un’ottica di risparmio della PA, lotta all’evasione fiscale e contributiva. In tal senso si spronano gli amministratori a dare piena attuazione ai protocolli d’intesa con l’Agenzia delle entrate per ottenere il riconoscimento del 100% degli importi riscossi. Le parti sociali spingono anche ad incentivare le Agenzie per l’affitto e stabilire al più presto l’aliquota ridotta per gli immobili in locazione a canone agevolato in vista dell’introduzione dell’IMU.
Per il 2012 occorre anche prevedere momenti di confronto specifici con l’ A.USL, con la quale è stato attivato un “Tavolo di Confronto” molto interessante, che ha individuato delle criticità riconosciute, in termini di Liste di Attesa, Domiciliarità, Lungo Degenza, Dimissioni Protette, Protesica, Guardia Medica.
Sul tema del trasporto pubblico locale l’obiettivo è quello di cercare di realizzare, nonostante la crisi che sta attraversando il settore del TPL, il pieno diritto alla mobilità in tutte le aree del nostro territorio.

Qui di seguito il documento d’indirizzo completo spedito a tutti i sindaci della Provincia di Piacenza, all’Ausl, Provincia e ai distretti sociosanitari

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CONTRATTAZIONE TERRITORIALE

DOCUMENTO D’INDIRIZZO PER IL CONFRONTO CON IL SISTEMA PIACENTINO DELLE AUTONOMIE LOCALI E DEI SERVIZI SUI BILANCI PREVENTIVI 2012


La crisi e i tagli delle Manovre Finanziarie dei Governi Berlusconi e Monti condizionano pesantemente l’azione di confronto da parte del sindacato a livello territoriale, che dovrà misurarsi con una situazione complessa, se non addirittura drammatica.


Si prefigura pertanto una stagione particolarmente impegnativa anche sul versante della concertazione con Enti Locali, AUSL, Distretti, con i quali le OO.SS. Confederali e di categoria chiedono di confrontarsi preventivamente sui temi esposti in questo documento, come vere relazioni sindacali prevedono.
Ora, se è vero che l’entità delle manovre da predisporre per rispettare il nuovo patto di stabilità sono all’incirca note, è altrettanto vero che componenti non secondarie per determinare le risorse effettivamente a disposizione per il 2012 sono ancora indefinibili con precisione.

Sono comunque non condivisibili e da respingere affrettate soluzioni "ragioneristiche" riguardo i contenuti delle manovre da inserire nei Bilanci Preventivi 2012, utilizzando invece la proroga dei termini prevista al 31 Marzo per avviare tempestivamente un confronto.

In tale contesto la nostra richiesta prioritaria consiste nel mantenere invariato il livello di copertura delle garanzie sociali; questa rappresenta una sfida che le istituzioni locali non possono ignorare. Siamo anche consapevoli che la nostra è una battaglia di corto respiro senza una decisa azione riformatrice tesa a rendere più equa la distribuzione dei sacrifici e delle risorse.

Di fronte a questa grave crisi economica, sociale e occupazionale il Sindacato Piacentino ha cercato di mettere in campo iniziative già dal 2008, attraverso il coinvolgimento della Provincia, delle parti datoriali, degli istituti di credito e, con la Contrattazione sociale Territoriale, tutti i Comuni del territorio, a partire da quello capoluogo, con l’obiettivo iniziale di definire un Piano Provinciale a sostegno dei lavoratori e delle imprese coinvolte nella crisi.
Questa operazione è riuscita finora solo in parte per le difficoltà riscontrate a far assumere alla Provincia un ruolo forte di coordinamento, nonostante la positiva INTESA in materia di Mercato del Lavoro raggiunta il 20/4 di quest’anno in sede di Commissione di Concertazione, oltre alla difficolta’ di far uscire i Comuni dalle logiche di campanile e per la scarsa collaborazione finora dimostrata da parte di “soggetti forti” come la Camera di Commercio e la Fondazione Piacenza – Vigevano.

Con le Amministrazioni Comunali, a partire da quelle Capo-fila dei Distretti (Piacenza, Fiorenzuola, Castelsangiovanni) si chiede pertanto l’apertura di un confronto con al centro l’impegno ed una chiara assunzione di responsabilità sui seguenti sei (6) punti, per :

Premesso che le OO.SS. confermano la loro contrarietà ad ulteriori aumenti della tassazione comunale sui cittadini a reddito fisso, valutano che sia necessario promuovere interventi sulla fiscalità locale finalizzati a garantire equità attraverso la progressività a parità di gettito, con maggiore incidenza del prelievo sulle fasce reddituali più alte e con l’introduzione o la conferma di fasce di esenzione significative;

Salvaguardare il welfare mantenendo invariato il livello di copertura e di erogazione quali-quantitativa dei servizi socio – sanitari ed educativi sul territorio. La finalizzazione delle risorse dovrà essere chiara per rendere esplicita al cittadino la corrispondenza tra la tassazione versata e quanto riceve la collettività in termini di servizi. In questo senso devono essere recuperati metodo e contenuti previsti nel Piano di Azione Regionale Emilia Romagna.

Dare applicazione su larga scala allo strumento dell’ISEE, attraverso l’adozione di una regolamentazione omogenea almeno a livello distrettuale, in base alle linee di indirizzo che finalmente a breve la regione licenziera’, rimodulando il sistema delle rette/tariffe secondo criteri più legati al reddito ed alla condizione familiare con adeguamenti al massimo in base all’Istat, realizzando in tutti i Comuni la cosiddetta “ TARIFFAZIONE SOCIALE”;

Ricercare una maggiore economicità ed una migliore efficienza delle strutture pubbliche che erogano servizi ai cittadini, attraverso una più convinta adesione al modello delle gestioni associate, delle Unioni Comunali, e del ruolo di erogatore dei servizi che potrebbero svolgere le ASP, avendo come riferimento il Distretto; in relazione alle Unioni dei Comuni i processi già in atto vanno armonizzati con le disposizioni che le rendono obbligatorie e che sono contenute nella Manovra di Agosto, che interessano, con modalità diverse, i Comuni sino a 1000 abitanti e i Comuni da 1000 a 5000 abitanti, evitando in ogni caso la creazione di sovrastrutture, di doppioni ed utilizzando al meglio le risorse destinate;

Perseguire con determinazione una efficace lotta all’evasione fiscale e contributiva, con particolare attenzione ai Tributi Locali ; tutti i Comuni devono, a tale riguardo, stipulare e dare attuazione concreta ai Protocolli con l’Agenzia delle Entrate, anche per ottenere il riconoscimento del 100% degli importi riscossi derivanti dalle attività di accertamento tributario.

Per quanto riguarda l’IMU è prima di tutto necessario avviare il confronto sui regolamenti per l’applicazione della nuova imposta comunale e in questo contesto, poiché il Decreto Monti lascia ai Comuni la scelta di stabilire l’aliquota ridotta per gli immobili dati in locazione, è necessario ed urgente che - tra le altre cose - si stabilisca un’aliquota ridotta per gli immobili locati a Canone concordato, nonché per quelli assegnati in gestione all’Agenzia per l’Affitto. In tale situazione, ancora non chiara in termini applicativi, si chiede ai Comuni l’impegno nel 2012 che l’importo eccedente alla somma preventivata in entrata nel 2012, dall’applicazione dell’IMU, venga utilizzato per diminuire ulteriormente, nel Bilancio 2013, il carico fiscale derivante dall’Addizionale Irpef per lavoratori e pensionati;

Cercare di contenere il più possibile i costi legati a:
incarichi, consulenze, valorizzando al massimo il personale dell’ Ente;
compensi ad Amministratori e Dirigenti di Aziende e Strutture eventualmente compartecipati dall’ Ente;
spese oggi non più compatibili alla luce della situazione di crisi e delle difficoltà dei bilanci comunali, che possono trovare una compartecipazione da parte di privati.

Ritornando alla Contrattazione Sociale Territoriale, che nel 2011 ha determinato la sottoscrizione di 49 tra Protocolli d’Intesa e Verbali d’Incontro sul nostro territorio frutto di un’attività di negoziazione unitaria significativa e capillare (circa 90 incontri), è opportuno sviluppare una verifica relativa all’attuazione dei punti più significativi contenuti nei Protocolli firmati nell’anno 2011, sulla base de Documento Unitario del 10 gennaio 2011 presentato in tutti gli Enti della Provincia, di cui si confermano i contenuti e le richieste.

Per il 2012 occorre anche prevedere momenti di confronto specifici con l’ A.USL, con la quale è stato attivato un “Tavolo di Confronto” molto interessante, che ha individuato delle criticità riconosciute, in termini di Liste di Attesa, Domiciliarità, Lungo Degenza, Dimissioni Protette, Protesica, Guardia Medica…, che ora vanno affrontate impegnando le Amministrazioni a farsi parte attiva in sede di Conferenza (CTSS) per affrontare e completare i processi di miglioramento dei servizi socio-sanitari avviati .

Sul tema del Trasporto Pubblico Locale è stato avviato un confronto con i Comuni da proseguire con la Provincia e con la nuova aggregazione derivante dalla fusione delle tre aziende di Piacenza, Reggio Emilia, Modena (SETA); l’obiettivo è quello di cercare di realizzare, nonostante la crisi che sta attraversando il settore del TPL, il pieno diritto alla mobilità in tutte le aree del nostro territorio.

Sul tea della Casa si chiede l’impegno comune per far decollare l’Agenzia per l’Affitto, attraverso iniziative di promozione che coinvolgano l’ACER, la Provincia e i Comuni. Così come sul “Contributo per gli affitti” si rileva che ancora oggi diversi Comuni stanziano solo la quota minima (15%); per le OO.SS. l’obiettivo di raggiungere almeno il 25% rappresenta una priorità del 2012, soprattutto considerando la quasi cancellazione del Fondo Nazionale Affitti, nonché in virtu’ dell’aumento delle richieste presentate per le maggiori difficoltà delle famiglie a pagare l’affitto in questa situazione di crisi. A tale riguardo il Contributo Affitto andrebbe riconosciuto prioritariamente a chi non ha gia’ ottenuto altri sostegni redditualli.
Sul tema delle politiche abitative, occorre riprendere con urgenza un confronto con gli Enti locali e con l’Acer, per definire un nuovo “Patto dell’Abitare” e sulle priorità di intervento; in tale direzione potrebbe rappresentare una opportunità la Dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato per creare nuove opportunità abitative a Canone concordato e agevolato.

Pur consapevoli della gravità del quadro economico, si ribadisce una posizione di contrarietà a politiche di privatizzazione ed esternalizzazione legate a presunti risparmi, in quanto le caratteristiche del lavoro pubblico sono garanzia di professionalità e qualità delle prestazioni erogate; governo, programmazione, gestione e controllo pubblico devono quindi essere alla base delle responsabilità future.

In conclusione è obiettivo delle OO.SS sviluppare anche nel 2012 un’ampia e qualificata Contrattazione Territoriale, nella piena consapevolezza che con non si conquistano beni materiali, ma diritti di cittadinanza e di civiltà.



SEGRETERIE TERRITORIALI CONFEDERALI, DEI PENSIONATI E DI CATEGORIA DI CGIL – CISL - UIL




Piacenza, 10 Gennaio 2012