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"Mai più" antisemitismo e fari puntati sulla liberazione di Zaki. Qui i documenti approvati dal Comitato Direttivo Cgil Piacenza del 19 febbraio
Sala Mandela Cgil Piacenza
PIACENZA - Per “non far cadere il silenzio” sulla vicenda di Patrick George Zaki, ricercatore egiziano dell’Università di Bologna torturato e detenuto a Il Cairo. E un documento, votato come il primo all’unanimità dalla massima assise della Cgil di Piacenza, in cui emerge lo “sdegno” di lavoratori e pensionati per le recrudescenze antisemite rappresentate anche da scritte apparse su abitazioni di ex deportati, o di loro discendenti, di religione ebraica.
Qui di seguito e in allegato i documenti approvati dal Direttivo della Camera del Lavoro di Piacenza nella riunione del 19 febbraio. Entrambi i documenti sono stati approvati all'unanimità. 


 
Ordine del Giorno / 1 
 
Il Direttivo della Camera del Lavoro di Piacenza esprime forte preoccupazione per le sorti di Patrick George Zaki, cittadino egiziano e giovane ricercatore presso l’Università di Bologna, il cui impegno per i diritti umani, di genere e di espressione delle differenze sessuali è diventato il pretesto per il suo arresto in occasione del suo rientro in Patria per un periodo di vacanze.
Questa detenzione, accompagnata da inaccettabili torture, ricorda la tragica vicenda di Giulio Regeni, per il quale attendiamo ancora che venga fatta giustizia e che vengano individuati mandanti ed esecutori.
Il Comitato Direttivo, nel riaffermare che i rapporti politici ed economici con l’Egitto non possono prescindere dalla richiesta stringente di un pieno rispetto dei Diritti Umani Universali, fa propria la posizione espressa dal Presidente dal Parlamento Europeo David Sassoli che ha richiamato l’Unione Europea a svolgere un ruolo attivo nella vicenda.
Chiediamo il riconoscimento della cittadinanza italiana per Patrick e la sua immediata scarcerazione, laddove le nostre richieste venissero per l’ennesima volta disattese dalle autorità egiziane, riteniamo indispensabile che il Governo Italiano adotti un cambio drastico nelle relazioni con quel Paese prevedendo, se necessario, il richiamo formale dell’Ambasciatore e l’inserimento dell’Egitto nella lista dei paesi non sicuri, come a più riprese chiesto anche dalla famiglia Regeni.
 Il Comitato Direttivo della CGIL di Piacenza non vuole fare cadere il silenzio su queste drammatiche vicende, che non sono tollerabili per una nazione e una comunità democratica come la nostra, pertanto impegna le strutture delle CdLT a favorire e a partecipare attivamente a tutte le iniziative utili ad ottenere il rilascio di Patrick e giustizia per Giulio.
 
 
Ordine del Giorno / 2
  
Il Direttivo della Camera del Lavoro esprime sdegno, preoccupazione e la più ferma condanna per i ripetuti atti di intolleranza che hanno visto, da ultimo, la comparsa nel Paese di  scritte antisemite apparse anche presso le abitazioni di ex deportati, o di loro discendenti, di religione ebraica.
Gesti di questa natura, che si sono intensificati proprio in occasione della Giornata della Memoria, sono un terribile ritorno al passato più buio del nostro Paese quando il fascismo, calpestò le libertà collettive ed individuali ed introdusse le leggi razziali.
Oggi in Italia si sta manifestando una vera e propria emergenza culturale che impone un impegno straordinario per garantire i principi di libertà e democrazia: ribadendo pertanto il nostro impegno all’insegna dell’accoglienza e della tolleranza, chiediamo ancora una volta alle Istituzioni che vengano sciolte le organizzazioni dichiaratamente neofasciste in base alla XII Disposizione finale della Costituzione.
Il razzismo e la discriminazione sono la matrice di tante aggressioni e violenze fisiche o verbali di cui tante minoranze sono state e sono tuttora vittime, e negare o minimizzare la Shoah è un fatto becero da condannare e perseguire.
Il Comitato Direttivo della CGIL di Piacenza, città Medaglia d’oro, esprime vicinanza e solidarietà alla comunità ebraica ed impegna i militanti ed attivisti della nostra Organizzazione ad essere vigili e a contrastare ogni forma di intolleranza che possono profilarsi nel nostro territorio.
Questo è una atto di responsabilità e consapevolezza dovuto e doveroso, per affermare i principi della nostra Carta Costituzionale che intendiamo difendere e che ogni giorno va rafforzata anche attraverso la trasmissione della memoria, con iniziative e mobilitazioni su cui il CD chiede l’impegno di tutta la CdLT di Piacenza
 
Quindi MAI PIU’
Per non dimenticare il PASSATO
Per affrontare il PRESENTE
Per costruire il FUTURO