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Rinnovo Rsu Doppel farmaceutica - stabilimento Cortemaggiore - Filctem Cgil primo sindacato tra i lavoratori
“Un sorpasso importante e un risultato che premia anche la linea decisa della Cgil confederale nel contrasto al Jobs Act e alla Legge di stabilità”. Così commenta il segretario della Filctem Cgil di Piacenza, Floriano Zorzella, le recenti elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu) nello stabilimento piacentino della Doppel Farmaceutici nelle quali la Filctem Cgil diventa il primo sindacato, scalzando la Femca Cisl.
Soddisfazione dunque per un risultato importante in una realtà aziendale che solo un anno e mezzo fa vedeva la Filctem Cgil non siglare un accordo aziendale che di fatto ha tagliato i salari dei dipendenti e che, ad oggi, non ha comunque impedito né recuperato le difficoltà di una importante azienda farmaceutica del territorio, con i suoi 170 dipendenti in forza. Il rinnovo in Doppel Farmaceutici apre di fatto la campagna per le Rsu, da qui alla prossima primavera, in tutte le aziende della provincia.
In Doppel Farmaceutici si sono recati a votare 123 addetti, pari al 74% degli aventi diritto, per eleggere complessivamente 4 delegati.
Il 65% dei voti è andato alla Filctem-Cgil che si aggiudica quindi 3 delegati, mentre il 30% dei voti è andato alla Femca-Cisl (1 delegato).
Un risultato per la Filctem sicuramente superiore agli iscritti “che premia innanzitutto la chiarezza delle politiche della Cgil – spiega il segretario Zorzella – e la caparbietà nel voler perseguire strade alternative a quelle che vedono unicamente nel taglio lineare del salario il meccanismo per uscire dalla crisi; strada che evidentemente qualcuno, anche nel sindacato, deve ancora imboccare. Il merito va in particolare ai 3 delegati Filctem, tutti alla loro prima esperienza sindacale, ma anche sicuramente a quanto ha saputo ad oggi costruire la delegata uscente, non ricandidatasi, dopo anni di difficile gestione del ruolo di rappresentanza in Rsu, e che ha saputo gestire con competenza e coerenza questi anni di crisi da cui non sono rimaste indenni tante aziende; inoltre un sentito ringraziamento va alle lavoratrici e ai lavoratori che, con il loro voto, hanno consentito alla democrazia rappresentativa di fare un passo significativo in avanti”.