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Educatrici 40enni escluse, Fp Cgil "Regolamenti non più oggetto di contrattazione. Scaricabrile dell'amministrazione"

 

 

Leggiamo la dichiarazione dell’Assessore Cugini e ci chiediamo da chi abbia imparato l’arte dello scarica barile. Infatti di chi è la colpa del limite di età per poter partecipare al concorso indetto dal Comune di Piacenza come educatore?….. ma del Sindacato, ovvio.

Evidentemente l’Assessore non ricorda un piccolo, trascurabile dettaglio che è il seguente: i regolamenti comunali non sono più oggetto di contrattazione.

E ancora non sa o non ricorda che è potere della Giunta, e non del Sindacato, di modificarli in ogni momento visto che il legislatore nazionale pone, come principio generale, che la partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni, non sia soggetta a limiti di età.

Quindi di quale “serrato confronto sindacale degli scorsi anni” parla?

Forse di una comunicazione dell’Amministrazione, dell’aprile 2013, che nel trasmetterci i testi di alcuni regolamenti (fra cui quello sulle modalità di assunzione all'impiego) inviati all'ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, ci notificava come essi formassero complessivamente il sistema dei Regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, sui quali il Consiglio Comunale veniva chiamato, attraverso la Commissione Consiliare competente, ad esprimere parere di conformità ai Criteri Generali definiti dal Consiglio medesimo con Delibera C.C. n. 93 del 23/4/2009?

Inoltre l’Assessore forse scorda che molte Amministrazioni hanno comunque previsto limiti di età più alti, molte non li hanno invece inseriti in bandi e regolamenti, qualcuna li ha tolti e, ancora, molti Comuni hanno previsto deroghe per i precari.

E quindi, quello che la FP CGIL ha fatto, è stato chiedere all’Amministrazione di modificare quel regolamento perché lo stesso regolamento (che ricordiamo è stato deliberato dalla Giunta) lo prevede all’art. 10! Questo è stato quello che il Sindacato ha sollecitato e cercato. Ma l’Amministrazione non ha voluto cambiato nulla.

Probabilmente, all’Assessore, queste cose sfuggono o non ne è a conoscenza anche perché, la sua, non è la delega al personale e, in effetti, è lecito domandarsi perché a parlare per l’Amministrazione sia l’Assessore ai Servizi sociali e non il Sindaco o l’Assessore Gazzola. Viene poi spontaneo chiedersi cosa significa “cercheremo di aiutarli in tutti i modi” perché per le assunzioni a tempo determinato, dopo l’espletamento del concorso, si pescherà dalla graduatoria quindi, i precari storici, saranno fuori dai giochi. Quale è la soluzione che ha in mente?

I lavoratori che vedono ledere i propri diritti si sono stancati di pacche sulle spalle o di tanta rassegnata comprensione. Da parte nostra, come sempre, gli daremo tutto il nostro sostegno in modo particolare in questo caso dove, il loro datore di lavoro pubblico, si è presentato ai propri elettori impegnando la Giunta a vincere il fenomeno del precariato. Quindi, anche la FP CGIL, si costituirà nel giudizio davanti al TAR ma, diversamente dal Comune, al fianco e non contro i lavoratori.

Abbiamo voluto scrivere questa nota per fare chiarezza con onestà e lealtà ma un’ultima e doverosa precisazione: è il politico che difende spesse volte gli interessi di pochi, noi lo facciamo solo se corrispondono a diritti.

 

La Segreteria

FP CGIL Piacenza