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Armageddon sulla via di Damasco, il film su 50 anni di guerre coloniali in Camera del Lavoro

Associazione Amicizia Italia/Cuba circolo di Piacenza

PRESENTA

MERCOLEDI’ 19 GIUGNO ore 21.00

Salone “N. Mandela” PIACENZA – Via XXIV Maggio 18

il film

ARMAGEDDON  SULLA VIA DI DAMASCO

50 ANNI DI GUERRE COLONIALI

Sarà presente l’autore, il giornalista

FULVIO GRIMALDI

già inviato speciale della Rai

 

CON LA COLLABORAZIONE DI   

 

il film: Dal Vietnam alla Siria: mezzo secolo di guerre imperialiste. Trailer del nuovo docufilm di Fulvio Grimaldi.

Il docufilm "ARMAGEDDON SULLA VIA DI DAMASCO" parte dalla guerra al Vietnam e attraversa cinquant'anni di assalti imperialisti e Nato a Stati sovrani che non obbediscono al Nuovo Ordine Mondiale. Illustra le primavere arabe, vere o complotti colonialisti mascherati, e i loro sviluppi, passa per la Libia di Gheddafi fatta a pezzi con il contributo del menzognificio mediatico e svela la vera natura della "ribellione democratica" in Siria, ultimo paese laico e indipendente nel mondo arabo, restio alla globalizzazione neoliberista, aggredito da una coalizione che vede uniti nei massacri colonialisti la Nato e le petrodittature del Golfo, con l'utilizzo di mercenari salafiti e Al Qaida. Denuncia le complicità dei governi europei e la suicida ignavia delle sinistre italiane, inconsapevoli che le stesse forze che distruggono i popoli riottosi sono quelle che annientano i diritti dei lavoratori, i livelli di vita e la democrazia nei propri paesi. Di questi conflitti Fulvio Grimaldi è stato ed è testimone diretto.

Fulvio Grimaldi è un giornalista che nell'arco dei suoi 40 anni di carriera ha lavorato per la radio (BBC di Londra), per varie testate giornalistiche (Paese Sera, Giorni-Vie Nuove, Abc), e dal 1986 alla RAI, soprattutto come inviato di guerra.

Nel marzo 1999, in polemica per la guerra alla Jugoslavia, ha lasciato la tv di Stato ed è passato a Liberazione, il quotidiano di Rifondazione Comunista. Qui ha gestito una rubrica chiamata "Mondocane" (parola che in seguito sarà il titolo di un suo libro) fino a quando non è stato allontanato dal quotidiano, nel maggio 2003, subendo un licenziamento a causa di contrasti politici, essendosi trovato in dissidenza con la linea di partito relativamente ad alcune questioni internazionali (Iraq, Palestina, Cuba e Jugoslavia); ha successivamente vinto la causa di lavoro contro il licenziamento subìto.

Ha poi lavorato all'autoproduzione di video-documentari su crisi globali e guerre, occupandosi quindi di politica internazionale: spiccano in particolare le sue posizioni filopalestinesi ed a favore dei processi di integrazione atto nell'America Latina. Inoltre è stato l'unico testimone italiano della strage di Derry del 1972 (Bloody Sunday), che ebbe modo di documentare ampiamente.

Si è occupato molto della ex-Jugoslavia, rimproverando una visione unilaterale da parte dell'informazione "ufficiale", da lui ritenuta antiserba e filocroata.

Si è anche occupato di ambiente: degni di nota i suoi servizi su Rai 3 - anche per la trasmissione Meteo3, condotta in alternanza con Liliano Frattini - in cui appariva accompagnato dal suo onnipresente cane, un bassotto di nome Nando.

È da ricordare anche una sua partecipazione come attore cinematografico, in un cameo nel film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, del 1970, in cui interpretava il ruolo di Patané, un giornalista del quotidiano Paese Sera. È apparso poi due anni dopo anche nel film di Paolo Cavara Los amigos.