Il 2 dicembre la Cgil di Piacenza a Roma. Zilocchi (Cgil Piacenza):
“Pensioni: giovani, donne e Legge di Bilancio. Ecco perché i conti non tornano e siamo costretti a tornare in piazza”
Sabato, giorno della mobilitazione, tutte le sedi della Cgil in città e provincia resteranno chiuse. Diversi pullman programmati
29/11/2017
PIACENZA – “I conti non tornano. Perché la manovra di bilancio non dà risposte sui temi delle pensioni, del lavoro e dei giovani. Perché il Governo ha totalmente disatteso la piattaforma sulla previdenza, senza dare risposte ai giovani che hanno carriere precarie e discontinue, alle donne che ancora oggi svolgono un lavoro di cura determinante per la nostra società, e perché non si fa redistribuzione lasciando l’onere del debito pubblico sulle spalle di pensionati e lavoratori”. E’ una Segreteria della Camera del Lavoro di Piacenza “battagliera” quella che ha presentato la mobilitazione che vedrà sabato 2 dicembre diverse manifestazioni in tutta Italia, con pullman da Piacenza in partenza per piazza San Giovanni per dire che sulle pensioni – e non solo – i “conti non tornano”, come recitano gli striscioni che la Camera del Lavoro sta preparando per la mobilitazione chiamata dopo che il Governo ha disatteso la piattaforma con i sindacati sulla previdenza.
Il 2 dicembre, mentre i pullman partiti alla mezzanotte da Piacenza saranno in procinto di arrivare a Roma, tutte le strutture della Camera del Lavoro resteranno chiuse. Per prenotazioni delle pratiche o appuntamenti, come ha spiegato il segretario organizzativo della Camera del Lavoro di Piacenza Ivo Bussacchini ieri in conferenza stampa, sono disponibili i canali digitali del sito www.cgilpiacenza.it o le pagine sociale della Cgil di Piacenza.
“Si può fare di più per i giovani, per le donne e per evitare l’assurdo meccanismo dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile – ha spiegato Gianluca Zilocchi, segretario della Camera del Lavoro nella conferenza stampa convocata il 29 novembre in sala Guido Rossa a Piacenza - ma i conti non tornano nemmeno per una manovra che non prende risorse dove ci sono, e che con la sua impostazione impedisce a questo Paese di essere più giusto e agganciare una ripresa che faccia quello che c’è bisogno: redistribuire in favore di chi ha pagato la crisi in questi anni. Ai pensionati che hanno vissuto un ingiusto blocco degli adeguamenti, e i giovani che pagano una precarietà che li impoverisce ora, e soprattutto “domani”. Un ultima parola del segretario Cgil va agli ammortizzatori sociali. “sono stati tagliati e questa mobilitazione si è resa necessaria per le mancate risposte, ma soprattutto – sottolinea Zilocchi - questa manifestazione è l’ultima possibilità per incidere prima che la legge di bilancio venga approvata”.
PARTENZA PULLMAN DA PIACENZA:
ore 00.30 - Pullman da Piacenza, piazzale Stadio Garilli
ore 01.00 - Pullman da Fiorenzuola, località Barabasca (vicino Casello A1)
per prenotarsi: 0523/459791 - 0523/459701
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2 DICEMBRE MANIFESTAZIONE A ROMA PER CAMBIARE IL SISTEMA PREVIDENZIALE, PER SOSTENERE SVILUPPO ED OCCUPAZIONE, PER GARANTIRE FUTURO AI GIOVANI
Per questo il 2 dicembre sarà una giornata di mobilitazione nazionale in 5 piazze italiane
(Roma, Torino, Bari, Palermo, Cagliari).
Lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati, giovani dell’Emilia Romagna e da PIACENZA
PARTENZA PULLMAN DA PIACENZA:
ore 00.30 - Pullman da Piacenza, piazzale Stadio Garilli
ore 01.00 - Pullman da Fiorenzuola, località Barabasca (vicino Casello A1)
per prenotarsi: 0523/459791 - 0523/459701
PENSIONI. SCIOPERI E LEVATACCE, CGIL EMILIA-R. 'MUOVE' SU ROMA
PULLMAN DALLE CITTÀ E DA PICCOLI CENTRI; LUNGHI: BASTA PANNICELLI (DIRE) Bologna, 28 nov. - Partenza tra l'1 e le 4 di mattina: le Camere del lavoro dell'Emilia-Romagna si preparano alla levataccia per essere sabato a Roma alla manifestazione sulle pensioni. La macchina organizzativa e' gia' partita nei vari territori: tam tam con appelli a diffondere i volantini con le ragioni della protesta e a partecipare salendo sui pullman che accenderanno i motori nella notte partendo dai capoluoghi e anche da centri piccoli (a Parma come a Toscanella nell'imolese, a Bologna come a Gatteo nel cesenate; 26 punti di imbarco nel modenese). E per aumentare partecipazione e presenze in piazza del Popolo (dove confluiranno i manifestanti dell'Emilia-Romagna, le altre piazze sono a Torino, Palermo, Cagliari e Bari), la Flai-Cgil dell'Emilia-Romagna ha indetto otto ore di sciopero piu' blocco di straordinari e flessibilita' per il 2 dicembre (braccia incrociate gia' dal turno di notte dell'1). Domani, a Bologna, il segretario regionale, Luigi Giove, spieghera' alla stampa le ragioni della mobilitazione Cgil "Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani", decisa dopo il confronto con il Governo da cui sono venute "risposte del tutto insufficienti rispetto alle proposte del sindacato, ma anche rispetto agli impegni condivisi un anno fa. Su alcuni capitoli le risposte sono del tutto marginali, su altri, come giovani e donne, inesistenti", spiegano dal sindacato. Ne' risposte ne' impegni del Governo, sintetizza il numero uno della Cgil di Bologna, Maurizio Lunghi, in una videointervista sul sito della Camera del lavoro e aggiunge: "Il Governo ha speso 23 miliardi per per Jobs act e sgravi alle imprese", sulla previdenza "non si va oltre i 300 milioni; e' mancata la volonta' politica del governo di dare le risposte". (SEGUE)
(DIRE) Bologna, 28 nov. - Continua Lunghi: e' la riforma Fornero che va cambiata, "e' servita solo a fare cassa senza porsi il tema di cosa sarebbe successo sulle pensioni in Italia" e ora non bastano interventi in deroga a o Ape sociale "sono pannicelli". La piattaforma della mobilitazione chiede l'innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, "lavoro dignitoso e futuro previdenziale ai giovani", riconoscimento per il lavoro di cura, "maggiore liberta' di scelta su quando andare in pensione", accesso alla previdenza integrativa e "un'effettiva rivalutazione delle pensioni". In piu' la Cgil chiede di correggere legge di bilancio per fare di piu' su sviluppo e occupazione, ammortizzatori sociali e rinnovo dei contratti pubblici. A Roma, alle 12.30 ne parlera' la leader Susanna Camusso. La cui omologa, Annamaria Furlan, segretaria Cisl, e' andata invece oggi a Parma all'attivo dei delegati di Emilia-Romagna e Lombardia a rivendicare che invece passi avanti con il Governo si fanno: dopo il cumulo gratuito dei contributi, la quattordicesima ai pensionati e l'Ape social dell'anno scorso, "quest'anno c'e' il blocco dell'aspettativa di vita per 15 categorie e la costituzione da subito di due commissioni, una istituzionale che verifichera' la reale aspettativa di vita per tutti i mestieri, l'altra per affrontare finalmente la separazione tra assistenza e previdenza". E se si dice che anticipo dell'eta' pensionabile e' troppo esiguo, Furlan replica che "c'e' stata la costituzione di un contenitore economico che raccogliera' tutti i residui previdenziali proprio per allargare le categorie, intanto ne abbiamo messe in sicurezza 15".
La mobilitazione del 2 dicembre è articolata a livello territoriale, e sarà proclamata a sostegno di cambiamenti universali del sistema previdenziale e per chiedere a Governo e Parlamento maggiore attenzione ai temi del lavoro.
Questi i motivi della mobilitazione nazionale della Cgil di sabato 2 dicembre, proclamata dopo aver valutato insufficiente l’esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza.
Le cinque manifestazioni sono organizzate dalla Cgil con lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!”
A Roma l’appuntamento è per le ore 9 in piazza della Repubblica, da dove partirà il corteo fino a piazza del Popolo. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della Capitale, in collegamento video con le altre città.
Le rivendicazioni per le quali si scenderà in piazza sono
Ma le motivazioni della mobilitazione non si fermano alla previdenza, infatti la Cgil chiede anche di
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