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Iscrizioni al via per la scuola gratuita di italiano per stranieri alla Cgil di Piacenza. “Undicesimo anno, è un’iniziativa di democrazia”


PIACENZA –«E’ un’iniziativa di cittadinanza, inclusiva, che dà linfa e sostegno alla democrazia e alla partecipazione del nostro territorio, nei luoghi di lavoro e non solo. Per questo come Cgil, Spi e leghe dei pensionati Farnesiana e Centro ci siamo adoperati per aprire le porte anche nell’anno 2020/2021 alla Scuola gratuita di italiano per stranieri in Cgil».
Iscrizioni al via, e termine entro sabato 10 ottobre per la scuola gratuita che da 11 anni la Cgil offre ai migranti che vogliono imparare l’italiano. Per leggere le avvertenze di sicurezza sul lavoro o per trovarlo, un lavoro. Per farsi capire come si deve in Posta, negli uffici e nelle relazioni e per mille altri motivi, tra i quali la concessione del permesso di soggiorno di lunga durata.
Sono molteplici i motivi per i quali da 11 anni i migranti, equamente suddivisi tra uomini e donne, frequentano i corsi gratuiti di italiano per stranieri organizzati dallo Spi Cgil di Piacenza grazie al prezioso contributo del professor Lelio Scozzi, insegnante in pensione che si presta gratuitamente alla causa.
A causa dell’emergenza sanitaria, il corso sarà per la prima volta a numero chiuso di 24 partecipanti. La prima lezione di prova è prevista per giovedì 15 ottobre (ore 17:30). Mentre il corso vero e proprio partirà il lunedì successivo, 19 ottobre. Gli orari delle lezioni per il livello A1 sono dalle 17:30 alle 19:30 il lunedì e il mercoledì, mentre allo stesso orario ma il martedì e il giovedì sono previste la lezione per il livello A2.
E’ possibile iscriversi presso l’ufficio stranieri della Cgil o all’ufficio pensionati Spi al secondo piano della Camera del Lavoro (via XXIV Maggio, 18) o telefonando ai numeri 0523/459750 o 0523/459723.
“Siamo all’undicesimo anno di corsi. Fa parte della nostra missione agevolare l'integrazione e informare i migranti dei  diritti e dei doveri. Sono anni, questi, in cui è difficile essere stranieri in Italia: non tutti i luoghi sono aperti e accoglienti. Quando vedete una bandiera della Cgil saprete che è casa vostra. Il fatto che le persone vengono qui per passaparola, perché qui si impara davvero italiano, è un 'pezzo' vero di integrazione quotidiana”.