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Polemiche su voucher, Zilocchi: "Ai rei confessi di abusi consiglio di studiare le norme sul lavoro accessorio, la Cgil ha le sue proposte. Parliamone"
Incontro su Carta dei diritti in Cgila  Piacenza con le associazioni
La Segreteria della Camera del Lavoro di Piacenza
Questa mattina la Prima Pagina del quotidiano Libertà era dedicata ai voucher, con una inchiesta nella quale molti commentatori si rammaricano del decreto, reso possibile dalla battaglia referendaria della Cgil, che abroga voucher e ripristina la responsabilità solidale negli appalti (in attesa che il Parlamento lo recepisca con una Legge). Qui di seguito, al risposta della Cgil con il segretario della Camera del Lavoro, Gianluca Zilocchi 


“Sui voucher si sta perdendo la bussola: siamo al paradosso di soggetti rei confessi di abusi, fino a ieri legalizzati, che dichiarano ai quattro venti di aver gestito picchi di lavoro stagionali con i voucher da comprare in tabaccheria invece di far ricorso agli strumenti già esistenti e previsti proprio per questi casi. Parlo di contratti a termine e di lavoro in somministrazione, sostituiti con i voucher con l'unica logica di abbattere il costo del lavoro a danno dei lavoratori. Suggeriamo a tanti commentatori di andare a rileggere le normative sul “lavoro accessorio””.

E' un Gianluca Zilocchi che risponde così a coloro che in questi giorni hanno mal digerito le modifiche decretate dal Governo su lavoro accessorio e appalti. E lo ha fatto di fronte a una platea di associazioni che rappresentano forze sociali in campo sul territorio: dagli studenti dell'Unione degli Studenti, a Legambiente, passando per Arci, Auser, Sunia, Federconsumatori, Anpi, Anmil e rappresentanti del Movimento Cristiano Lavoratori.

“A protestare oggi – attacca Zilocchi - sono soprattutto quei soggetti che per anni hanno ammorbato il mondo del lavoro con richieste di sempre maggior flessibilità, che chiedevano contratti sempre più a termine e precari. Salvo poi rottamare anche quegli strumenti con dei buoni-lavoro da comprare in tabaccheria. Siamo seri – prosegue Zilocchi - la superficialità con cui si commentano temi come questi rischia di creare un divario irreparabile con il mondo del lavoro. Donne e uomini vittime di abusi di voucher che vediamo tutti i giorni qui nei nostri uffici. Con noi festeggiano loro, e gli 11mila piacentini che hanno firmato i quesiti referendari”.

LE PROPOSTE CGIL

“Di lavoro occasionale si può e si deve parlare - ha spiegato il segretario della Camera del Lavoro - non siamo contrari, anzi. Va regolamentato prevedendone l'utilizzo per le sole famiglie, le associazioni sportive culturali e limitandone la platea a studenti, disoccupati e pensionati, abbassando il reddito cumulabile a 2.500 euro annui per un massimo di 40 giorni nell'anno solare. Questa è la nostra proposta contenuta nella Carta dei Diritti del Lavoro, che è l'altra faccia della medaglia della mobilitazione referendaria. Da qui, dalle nostre proposte, ora il Parlamento può cominciare a discutere: senza i nostri referendum questa discussione non sarebbe mai partita.
Chi oggi sostiene che l'abolizione dei voucher è dannosa, fa finta di non sapere che senza Referendum non avremmo mai ottenuto una discussione sui temi del lavoro. Questo è il più grande risultato che si prospetta: finalmente si parla di Lavoro. E le proposte della Cgil sono tutte in campo nella Carta Universale dei Diritti del Lavoro”.