Ricerca semplice documenti
Inquinamento, la Cgil lancia l'allarme: "Stati generali dell'ambiente a Piacenza. Servono più controlli"
Inquinamento Piacenza, Cgil lancia allarme

Propone gli “Stati generali dell'ambiente” da svolgere a Piacenza, e non a caso. Mette in fila gli oltre 3mila autotreni che circolano “in una relativamente piccola zona antropizzata”, l'inceneritore, lo spauracchio dei “rifiuti speciali”, e non risparmia una stoccata alla politica, sottolineando come “i blocchi del traffico, senza nessun controllo da parte della polizia municipale, sono del tutto vani”.

Luigino Baldini, segretario generale del sindacato pensionati della Cgil, interviene su quello che chiama “allarme inquinamento” di cui il superamento delle polveri sottili “saliti alle stelle” non è che la punta di un iceberg. “Senza essere facili profeti, in assemblee e incontri pubblici abbiamo riportato quello che i nostri pensionati, “sentinelle” che hanno il polso di circa 15mila anziani piacentini iscritti allo Spi, dicono da tempo: il problema dell'inquinamento a Piacenza dovrebbe essere in cima all'agenda di discussione politica. Ma così non è. Siamo di fronte a un quadro preoccupante – sostiene Baldini – innanzitutto perché ci voltiamo dall'altra parte quando ad essere più esposti ai danni dell'inquinamento sono i soggetti deboli: i bambini da un lato, e gli anziani dall'altro. Gli ultrasessantacinquenni a Piacenza e provincia sono il 28 per cento della popolazione. E il fatto che si siano superati, per la prima volta nella storia, i livelli di inquinamento da polveri fini anche alla stazione Arpae di Cerignale ci deve far riflettere. La pressione antropica sulla città è enorme, con tre milioni di metri quadrati di capannoni della logistica attorno ai quali ruotano dai 3mila ai 3.800 autotreni al giorno. La combustione dei rifiuti dell'inceneritore, e le richieste di soggetti privati che chiedono di bruciare materiali che esulano dalla produzione, come il caso di Carbonext in Vald'Arda , ci preoccupa fortemente”.
“Siamo di fronte a un problema sanitario, che giustamente il dottor Miserotti sottolinea in ogni occasione: abbiamo un aumento di patologie croniche del sistema respiratorio nei soggetti deboli, anziani e bambini. Negli anziani, questi aspetti portano a rimorchio altri tipi di patologie di carattere cardiaco e circolatorio che, permanendo questo livello di inquinamento, tendono a cronicizzarsi”.
In ragione di tutti questi punti, Baldini propone un'azione concreta. “Credo che il Comune, e il territorio in generale, debbano riflettere sulla necessità di convocare, al più presto, una sorta di “Stati generali dell'ambiente” a Piacenza. Spesso usiamo l'accezione di “emergenza” in contesti opinabili. Ma non è questo il caso: è un'emergenza e dobbiamo, insieme, fare qualcosa”. 


QUI DI SEGUITO IL COMUNICATO DEL COMUNE DI PIACEBNZA CHE INFORMA DELL'INIZIO DELLA FASE 2 CON IL BLOCCO DELLE AUTO FINO ALL'EURO4 E FINO A LUNEDì 23 COMPRESO




Piacenza, 20 ottobre 2017


Oggetto: Valori di Pm10 sopra al limite per dieci giorni consecutivi, scattano i provvedimenti di emergenza di secondo livello




Scatteranno domani, venerdì 20 ottobre, sino a lunedì 23 incluso, le misure emergenziali di 2° livello previste dal Piano regionale integrato per la qualità dell’aria, a seguito del superamento continuativo – nei dieci giorni precedenti l’odierno bollettino Arpae – dei valori limite di Pm10 sul territorio provinciale.

Pertanto, a partire da domani, venerdì 20 ottobre è previsto il divieto di circolazione, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli a benzina pre Euro ed Euro 1, diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 e ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro. Permane per tutti l’obbligo di spegnere il motore dei veicoli in sosta.

La fase di emergenza comporta inoltre il divieto assoluto di combustioni all’aperto di qualsiasi tipologia (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc.), il divieto di spandimento di liquami zootecnici e di utilizzo di generatori domestici di calore alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianti di riscaldamento alternativo), aventi prestazioni energetiche ed emissive non in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle. Obbligatorio, infine, ridurre di almeno un grado centigrado le temperature negli ambienti riscaldati, fino a un massimo di 19° C nelle case, uffici, luoghi di culto, commerciali o ricreativi e di 17° C nelle sedi di attività industriali e artigianali (con esclusione degli ospedali e delle case di cura, delle scuole e dei luoghi che ospitano attività sportive).

Tali misure emergenziali restano in vigore anche sabato 21 e domenica 22 fino a lunedì 23 ottobre incluso. Con il prossimo bollettino, la cui emissione è in programma lunedì 23 ottobre, Arpae comunicherà l’eventuale rientro a una situazione di normalità, il mantenimento dell’allerta di 2° livello o l’eventuale passaggio all’emergenza di 1° livello. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web www.comune.piacenza.it/temi/muoversi/inauto/limitazioni.