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Carrefour, serrande abbassate e cassa integrazione per 20 dipendenti. "Così si desertifica il commercio nella zona ovest della città".
Carrefour Piacenza, assemblea dei dipendenti
Carrefour Piacenza, assemblea dei dipendenti
Carrefour chiuso
Serrande abbassate da una settimana, una ventina di lavoratori in cassa integrazione e altri – tre dipendenti – ricollocati nei punti vendita “vicini” di Lodi, Crema, Pavia Belgiosioso. Sullo sfondo della vicenda, un'intera zona, quella Ovest della città che rischia la “desertificazione” del commercio, con sindacati e amministrazione comunale impegnati a trovare un imprenditore capace di prendersi carico della struttura che fino al 24 aprile ha ospitato il Carrefour, che oggi vede anche il “40% dei negozi già chiusi”, come hanno spiegato Giuliano Zuavi e Francesca Benedetti, delle segreterie Filcams Cgil e Fisascat Cisl di Piacenza. 
La vicenda Carrefour è arrivata al giro di boa ieri con un un incontro con la stampa dei sindacati e la partecipazione dei 22 dipendenti del punto vendita che ha chiuso i battenti. Sul piano occupazionale i sindacati hanno spiegato che per tutti si sono attivati gli ammortizzatori sociali, ma la volontà è un'altra. “Se dal gruppo emergeranno altre possibilità di lavoro le lavoratrici di Piacenza saranno le  prima ad essere chiamate” hanno spiegato Zuavi e Benedetti, che hanno reso noti i contenuti di un incontro avvenuto nei giorni scorsi con il sindaco Paolo Dosi, il vice Francesco Timpano e l'assessore al commercio Katia Tarasconi. “All'amministrazione abbiamo presentato il problema occupazionale, e tutti insieme stiamo cercando di capire se si riesce a trovare un gruppo imprenditoriale che voglia investire nella struttura lasciata da Carrefour. Il commercio nella zona  ovest della città, con questa chiusura diventa un problema, quando invece dalla parte opposta della città si discute di aprire l'ennesimo supermercato”.