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Contrattazione territoriale, le Organizzazione sindacali chiamano gli Enti Locali: "Apriamo il confronto sui bilanci 2011"
E’ arrivata in questi giorni sui tavoli degli Enti Locali il documento delle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil teso ad aprire un confronto sui bilanci 2011. 

Qui di seguito (e in allegato in fondo alla pagina), il testo completo.




All’Amministrazione Comunale di…………….
alla c.a. del
Signor Sindaco
Assessore Servizi Sociali ed Educativi
Responsabile Servizi Sociali
LORO SEDI

Al Presidente
della Provincia di
Piacenza

Ai Presidenti delle
Comunità Montane

e p.c Al Direttore Generale
A.USL - Piacenza


Oggetto : Richiesta apertura confronto sul Bilancio Preventivo 2011

Premessa
Nella consapevolezza che la crisi e i tagli delle Manovra Finanziaria condizionano pesantemente l’azione di confronto da parte del sindacato a livello territoriale, che dovrà misurarsi con una situazione complessa, e comunque volta a sollecitare le Autonomie Locali ad assumersi precise responsabilità in ordine alle priorità di bilancio che una simile situazione richiede.
In tale contesto la nostra richiesta prioritaria consiste nel mantenere invariato il livello di copertura delle garanzie sociali; questa rappresenta una sfida che le istituzioni locali non possono ignorare. Siamo anche consapevoli che e’ indispensabile una decisa azione riformatrice tesa a rendere più equa la distribuzione dei sacrifici e delle risorse.

Alle Amministrazioni Comunali, a partire da quelle Capo-fila dei Distretti ( Piacenza, Fiorenzuola, Castelsangiovanni ) si chiede pertanto l’apertura del confronto con al centro l’impegno ed una chiara assunzione di responsabilità sui seguenti punti:

Partecipazione: mettere in atto un percorso davvero partecipato con le OO.SS , con incontri e informazioni preventive alla presentazione del Bilancio 2011;

Welfare e tariffe:salvaguardare il welfare mantenendo invariato il livello di copertura e di erogazione quali-quantitativa dei servizi sociali ed educativi sul territorio, con una forte attenzione alla questione del contenimento delle tariffe e delle rette dei servizi ;

Accreditamento: monitorare il processo di accreditamento; in particolare si chiede ai Comuni Capo-Fila dei Distretti di continuare a svolgere una funzione indispensabile di coordinamento e di garanzia in merito alla realizzazione di un percorso partecipato, in modo preventivo all’approvazione del Bilancio 2011, in tutti i Comuni.

Interventi socio – sanitari:nel 2010 si è avviato con l’AUSL un confronto che deve trovare seguito quanto prima, per affrontare e completare i processi di miglioramento dei servizi socio sanitari. In particolare si sottolineano i seguenti temi: liste di attesa, lungo degenza, dimissioni protette, protesica e ausili, sanità territoriale e case della salute, continuità assistenziale, aumento posti di sollievo e centri diurni. Inoltre vi sono alcune progettualità che devono essere a nostro giudizio condivise, quali il “Progetto sulla fragilità” con particolare riguardo alle aree della Montagna e delle zone più disagiate; la necessità di definire un “Patto per l’infanzia e l’adolescenza”; l’esigenza di un piano finalizzato alla piena integrazione degli Immigrati che affronti in particolare anche il tema dei “minori stranieri non accompagnati “, ridisegnando il sistema delle accoglienze e valorizzando l’attività di mediazione interculturale.
Le criticità riscontrate devono vedere un forte impegno delle Amministrazioni in sede di Distretto e di Conferenza (CTSS), per un pieno esercizio dei compiti di programmazione, regolazione e verifica dei risultati che spetta ai Comuni.

Evasione fiscale: perseguire con determinazione una efficace lotta all’evasione fiscale e contributiva, con particolare attenzione ai Tributi Locali ( tutti i Comuni devono, entro il 2011, aderire alla Convenzione con l’Agenzia delle Entrate ).

ISEE e tariffazione sociale: dare applicazione su larga scala allo strumento dell’ISEE , attraverso l’adozione di una regolamentazione omogenea almeno a livello distrettuale, modificando il sistema delle rette/tariffe secondo criteri più legati al reddito ed alla condizione familiare, realizzando in tutti i Comuni la cosiddetta “tariffazione sociale” Inoltre, sempre allo scopo di perseguire la maggiore equità possibile, è opportuna la costituzione di una banca dati sui beneficiari dell’ISEE per provvedere agli aggiustamenti più opportuni, a partire da azioni di controllo sull’ISEE allo scopo di deterrenza rispetto a chi evade;

Fondo anticrisi: dare continuità alle azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà dovuta al perdurare della crisi, attraverso la costituzione di un fondo, che venga distribuito riconoscendo maggior peso ai “carichi familiari”

Unioni comunali: ricercare una maggiore economicità ed una migliore efficienza delle strutture pubbliche che erogano servizi ai cittadini, attraverso una più convinta adesione al modello delle gestioni associate dei servizi, delle Unioni Comunali, del superamento dei piccoli Comuni e del ruolo di erogatore dei servizi che potrebbero svolgere le ASP.

Razionalizzazione della spesa: In questi anni si è avviata una fase di razionalizzazione della spesa corrente e di riduzione degli sprechi che però evidenzia ancora margini significativi di recupero. In particolare ci riferiamo alle consulenze esterne, ad avvenimenti di promozione turistica e culturale che possono effettuarsi anche attraverso un maggiore coinvolgimento e sponsorizzazioni da parte di soggetti privati.
Lotta agli sprechi significa anche mettere in atto azioni ed investimenti di risparmio attraverso l’utilizzo di fonti energetiche alternative e rinnovabili utilizzando gli immobili pubblici, acquisto di beni e attrezzature in forma consortile, ecc..
Parte delle risorse recuperate dalla razionalizzazione della spesa potrebbe essere utilizzata per la contrattazione integrativa del personale pubblico. Alla luce del blocco della contrattazione nazionale che interesserà il pubblico impiego nel triennio appena iniziato, è fondamentale mantenere viva la contrattazione di secondo livello e il confronto tra Enti Locali, AUSL e OO.SS. di categoria per incentivare il personale e rendere migliori e più efficienti i servizi resi alla comunità piacentina.

Sicurezza: poichè si rileva una minore attenzione da parte dei comuni su un tema di così ampia rilevanza si sottolinea la necessità di consolidare/avviare interventi finalizzati a questo tema quali gli sportelli sicurezza, il sostegno alle vittime di reati, i piani di prevenzione con particolare attenzione alla violenza sulle donne e sui minori e alle truffe verso gli anziani.

Casa: Sulla casa ci dovrà essere impegno comune a far decollare l’Agenzia per l’Affitto, attraverso iniziative di promozione che coinvolgano l’ACER, la Provincia e i Comuni.
Così come sul “Contributo per gli affitti” ci sono ancora diversi Comuni che assegnano il Contributo minimo ( 15% ); quella di aumentare il contributo almeno al 25% dovrà rappresentare una priorità del 2011 , in relazione alle numerose richieste presentate e alle difficoltà delle famiglie a pagare l’affitto in questa situazione di crisi.
Sulle politiche abitative, occorre infine riprendere con urgenza un confronto con gli Enti locali e con l’Acer, per definire un nuovo Patto sulle priorità di intervento.

Mobilità: la sottoscrizione il 13 dicembre scorso del patto regionale per il trasposto pubblico prevede varie azioni fra cui aumenti tariffari e riduzioni di percorrenze. Si rende quindi necessario esaminare carenze e spazi di intervento sui modelli organizzativi dei servizi di trasporto pubblico nei vari Comuni cercando di preservare una buona accessibilità a tutto il territorio, potenziando dove serve e razionalizzando dove è possibile, evitando penalizzazioni per le aree marginali del nostro territorio.
Occorre inoltre affrontare il problema dell’equità nell’utilizzo del Servizio di Trasporto Pubblico , in particolare per le persone anziane e disabili residenti nei Comuni limitrofi al Capoluogo ( Piacenza ).
A tal fine le OO.SS. chiederanno un confronto con Tempi Agenzia per valutare congiuntamente le modalità di attuazione e le ricadute del Patto Regionale sul nostro territorio.

Bilancio sociale: quasi tutti i Comuni hanno fornito i dati dell’investimento nel sociale in modo non uniforme , nel senso che in alcuni casi viene conteggiata la spesa del personale, in altri no. Occorre una regolamentazione per un’elaborazione omogenea e comparabile della spesa sociale.

- Appalti – Regolarità: su questo tema occorre accelerare i tempi per la costituzione degli Osservatori Provinciali sugli Appalti con le modalità contenute nel documento “ Contributo delle OO.SS CGIL-CISL-UIL per la Commissione Anticrisi “

PSC e concertazione: i Piani Strutturali Comunali ( PSC )che dovranno essere deliberati nei prossimi mesi potrebbero rappresentare un importante strumento di costruzione di una visione comune di sviluppo, utile a delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo del territorio secondo le matrici ambientali, socio – economiche e fisico territoriali. Nei PSC devono essere individuate le necessità di infrastrutture per le mobilità, quelle di aree per attività produttive, la valorizzazione delle risorse storico – culturali – ambientali, elementi indispensabili per il futuro sviluppo dei nostri Comuni e della nostra Provincia. Considerata la recente approvazione definitiva del PTCP è’ fondamentale che gli Enti Locali si attivino quanto prima per avviare la le discussione, concertata con forze sociali presenti in quel territorio comunale, per definire i PSC, formulati se possibile in forma associata laddove si ravvedono elementi di omogeneità territoriale.
In conclusione,
si chiede alle Amministrazioni in indirizzo, che non avessero già provveduto, ad aprire in tempi rapidissimi il confronto sulla base dei contenuti suddetti, contattando i referenti distrettuali delle rispettive Organizzazioni Sindacali.

Le Segreterie Confederali, dei Pensionati e di Categoria di
CGIL CISL UIL


Piacenza, 10 Gennaio 2011