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Amazon, Molinari (Filcams Cgil): "Se c'è stata 'una guerra di cifre' sullo sciopero, ora è finita. Ha scioperato più del 50% dei lavoratori, ecco perché"
Fiorenzo Molinari Amazon Cgil Piacenza Filcams sciopero


PIACENZA – “Se quella sull’adesione al primo sciopero dei lavoratori Amazon in Italia è stata “una guerra di cifre”, allora dichiariamo l’armistizio: è finita. E hanno vinto i lavoratori che con coraggio e orgoglio hanno scioperato. Siamo stati davanti ai cancelli dalle 5 di mattina del Black Friday fino alle 6,00 di oggi, 25 novembre: ecco perché la protesta nell’azienda di Jeff Bezos a Piacenza, ieri, è stata un successo storico. E diciamo GRAZIE a tutti e tutte coloro che si sono astenuti dal lavoro per protesta”.
E’ questa la premessa con cui Fiorenzo Molinari, segretario Filcams Cgil di Piacenza, commenta a “bocce ferme” i dati e i risultati del primo sciopero organizzato dai dipendenti Amazon in Italia, il 24 novembre 2017, al polo logistico di Castel San Giovanni (Piacenza).
 
La ‘forbice’ tra il dato di adesione allo sciopero fornito da Amazon, 10%, e quello reale, oltre il 50%, è creato strumentalmente dall’azienda in due modi: nel computo totale, continua a calcolare i lavoratori interinali (badge green), che pare siano stati “iper-utilizzati” per sopperire ai dipendenti in sciopero. Sono stati circa 2.600 gli interinali chiamati il giorno dello sciopero a Castel San Giovanni. Un atteggiamento tutt’altro che cristallino e rispettoso del diritto costituzionalmente garantito di sciopero, da parte dell’azienda di Bezos. Oltretutto – prosegue Molinari – oggi abbiamo avuto la certezza di una cosa: i turni di lavoro stati organizzati dall’azienda in modo da mettere quasi sistematicamente a riposo i lavoratori sindacalizzati, ossia coloro che hanno partecipato alle assemblee sindacali in azienda. Sapevano chi erano e sono stati messi a riposo”.
 
Per comprendere ciò che è accaduto ieri in Italia e in Germania, secondo Molinari “è utile sapere che le prime assemblee concesse da Amazon a Castel San Giovanni a metà 2015 venivano convocate negli spogliatoi, e vi partecipava un nugolo di giovanissimi e coraggiosi. Mentre nell’ultima assemblea, pochi giorni fa, 500 lavoratori di Amazon si sono “sloggati” per dire la loro, e per dichiarare, alla fine, sciopero”.
 
Jeff Bezos e Star Trek
 
“Siamo stati lì fuori dai cancelli dalle 5 di mattina del black friday, eravamo lì fisicamente, abbiamo visto che sono entrate molte meno persone del solito. Più del 50% dei lavoratori Amazon ieri ha scioperato, a meno che Jeff Bezos, noto appassionato della serie Star Trek, abbia utilizzato il teletrasporto e abbia fatto passare i lavoratori da un’altra parte. Ma ci pare inverosimile, come il 10% di adesione fornito dall’azienda”.
 
 
Interinali e solidarietà
E proprio ai “green badge”, ai lavoratori interinali quasi impossibilitati a scioperare che Molinari si rivolge:
“Ai cancelli, alcuni di loro, avranno avuto 20 anni, sono stati fuori dicendo ai colleghi che probabilmente avrebbe perso il posto di lavoro, ma facendo questa battaglia non avrebbe perso la dignità. Personalmente abbraccio lui e tutti gli interinali che ieri hanno lavorato, uno a uno. Con dei giovani così, dal vaso di Panora uscirà una nuova speranza per il bistrattato mondo del lavoro”.